Itinerario storico sul Monte Civillina in provincia di Vicenza – Veneto. Un percorso ad anello, interessante per i fatti bellici accaduti durante la Prima Guerra Mondiale dove le testimonianze della linea di difesa sono state ben conservate. Lungo il percorso, infatti, troveremo trincee, gallerie, postazioni fino a giungere alla parte sommitale dove godremo di una spettacolare vista sulle Piccole Dolomiti. A presentare i nomi delle cime un osservatorio con pannelli illustrativi.
CENNI STORICI
Il Monte Civillina faceva parte della linea di difesa della viabilità vicino al confine. Fu una batteria di fortezza a scopo difensivo contro il nemico proveniente dal Passo di Campogrosso. Rappresentava un importante caposaldo, poiché vi si incrociavano due linee d’armata: Ortogonale 1 (che dal Passo di Campogrosso seguiva la dorsale sinistra idrografica della Valle dell’Agno fino a Vicenza) e Ortogonale 2 (che sbarrava le valli dell’Agno e del Leogra).
ITINERARIO IN BREVE
Da Valdagno seguire per San Quirico, Bonomini, Contrada Cappellazzi e quindi sopra a Retassene si trova parcheggio a sinistra (pochi posti auto):
- PARCHEGGIO: Retassene, dove trovi i pannelli illustrativi
- PARTENZA: ben visibile all’inizio del parcheggio
- SVILUPPO: circa 5 km
- DISLIVELLO: 483 metri D+
- DIFFICOLTA’: Facile (sale con tratti ripidi ma mai così difficili)
- TIPOLOGIA SENTIERO: anello
- SEGNALETICA: Si, con cartelli informativi lungo il percorso (nozioni storiche)
- PUNTI DI APPOGGIO: nessuno
- PERIODO: maggio-ottobre o comunque in assenza di neve
- QUOTA PARTENZA: 479 m
- QUOTA ARRIVO: 962 m
- TEMPO SALITA: considera 2 ore se vuoi visionare le opere militari
Sentiero del Sentinello
Il Sentiero del Sentinello fungeva da mulattiera per garantire l’approvvigionamento alle truppe presenti sulla cima del Monte Civillina. Dal Parcheggio il sentiero scende leggermente (superare una sbarra) per poi mantenersi in piano per qualche minuto. Incrociamo il primo bivio che indica a destra il percorso del Sentinello al Monte Civillina (tempo da qui 1.40 ora).
ll sentiero sale a zig zag con ben 42 tornanti e si possono fare diverse brevi deviazioni per visitare le postazioni di guerra con scorci sulla vallata e sulle cime circostanti, fino a giungere al Monte Sentinello a 614 metri dove è posta una grande croce.
Curiosità
Pensate che il Monte Sentinello non compariva sulla cartografia militare ma sulla sua dorsale era tracciata la terza linea di resistenza che diventò Ortogonale 2 nel 1918.
Proseguiamo sul sentiero che nella parte finale si immette sulla strada forestale militare, sempre ben segnalato, fino a raggiungere la croce del Monte Civillina e da lì in pochi minuti (scendendo nuovamente sulla strada) alla cima.
Arrivati alla vetta del Monte Civillina, a 962 metri di altitudine, si apre un panorama mozzafiato. Qui possiamo esplorare i resti delle postazioni e delle trincee. Dal punto di osservazione la vista si estende sulle Piccole Dolomiti, con il Carega, il Sengio Alto e il Pasubio, oltre al Novegno e, in lontananza, l’Altopiano di Asiago.
Troviamo anche una baita ricostruita nel 2005 che fu un comando di artiglieria del 1917 e una targa in memoria dell’alpinista Cristina Castagna “El Grio”.
Per il ritorno seguiamo il sentiero S4A, incontrando subito un deposito di munizioni e vari ricoveri di guerra. Proseguiamo lungo il sentiero che scende, prendendo una deviazione (cartello scritto a mano) verso Fonte Civillina, e raggiungiamo dopo pochi minuti l’ex Rifugio Fonte Civillina. Da qui continuiamo prima su strada sterrata e poi asfaltata fino ad arrivare al parcheggio, chiudendo così l’anello.
Considerazioni personali
Il Monte Civillina è un percorso che i miei amici locali mi hanno spesso consigliato, ma che per qualche motivo avevo sempre trascurato. In realtà, ne sono rimasta entusiasta, grazie ai panorami mozzafiato sulle montagne circostanti e alle testimonianze storiche che si incontrano lungo il cammino. Lo raccomando vivamente agli appassionati di storia e a chiunque voglia godersi una piacevole escursione panoramica e rigenerante.
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