Tre cime dolomitiche: Gusela, Nuvolau, Averau


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Tre cime, una giornata autunnale dai colori perfetti e loro: le Dolomiti! Gusela, Nuvolau, Averau.

Cosa facciamo nel weekend? Dolomiti? Si ok. E così partiamo per la nostra millesima avventura assieme. La settimana precedente, di ritorno appunto dalle Dolomiti (ma questa e’ un’altra storia), siamo passati dal Passo Giau a 2.236 m. Considerato fra i più belli delle Dolomiti, e ho capito anche il perche’: distese di pascoli fra le più belle vette dolomitiche rendono questo posto favoloso e molto fotografato!

Eravamo alla ricerca di qualcosa di nuovo e questo “passaggio” al Giau ci è stato di ispirazione (potrebbe interessarti questo trekking dolomitico). Volevamo salire alle tre cime del Gruppo Nuvolau ovvero Cima Gusela al Nuvolau 2.595 m, Cima Nuvolau 2.575 e Cima Averau 2.649 m. Un itinerario ad anello molto panoramico con due tratti ferrati brevi.

Quindi siamo partiti dal passo Giau verso l’attacco della prima ferratina ( in realtà un brevissimo tratto adatto ai principianti) che in poco tempo ci ha portato al pianoro sotto le cime Gusela e Nuvolau. Già si vedeva il rifugio Nuvolau, posto sull’omonima cima. La cima della Gusela è molto bella e ne rimango sorpresa per il panorama che mi circonda: il Passo Giau dall’alto e’ una cartolina autunnale, le cime che mi circondano un sogno. “Guarda la Tofana di Mezzo che abbiamo scalato la scorsa settimana! Oddio si vede anche il Bus del Gat!!! Guarda il Re Antelao! Praticamente ero al centro di tutto, o quasi!

La Cima della Gusela è una cresta su cui è posta una Madonnina. Pausa, foto e video di rito e via verso Il Nuvolau. La salita non è banale, ultimo tratto c’è un cordino. E arriviamo in poco tempo al rifugio posto appunto sulla vetta. Qui c’è molto via vai, il rifugio è facilmente accessibile dal sentiero che arriva dal rifugio Averau. Per cui decidiamo di non fermarci e proseguire verso la terza vetta dell’Averau.

Anche qui c’è un breve tratto ferrato sia per salire che per scendere, in quanto la ferrata è l’unica via di accesso alla cima. La ferrata è corta, non semplice come quella della Ra Gusela fatta un paio d’ore prima. Fa freschetto, la salita è a nord per cui il sole resta poco. Infatti, dopo il tratto ferrato, troviamo l’ultima percorso di salita ghiacciato e un pò innevato, tanto che ad io un certo punto metterò i ramponi per essere più sicura nel passo e non trovarmi con il sedere per terra (visto l’osso sacro l’ho già rotto due volte!!!).

Dalla cima dell’Averau 2.649 m, gli occhi si perdono sulle maestose cime che mi circondano! Qui ci concediamo una lunga pausa di contemplazione…e di cibo! Ok, ho rotto l’incantesimo romantico ma ragazzi che fame! Recuperiamo le energie, siamo praticamente soli in vetta e ci godiamo ancora qualche minuti il panorama attorno. Grata alla vita per permettermi di vedere con i miei occhi la bellezza del mondo che mi circonda!

Ho deciso di non inserire foto, il video parla da se :).

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Ringraziami offrendomi una fetta di torta al rifugio!

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