Il tema di come vestirsi in montagna in inverno è, a mio parere, delicato e merita per questo motivo di essere chiarito un pochino.
In inverno le temperature cambiano e cambia di molto la sensazione di caldo/freddo a seconda che ci sia o meno il sole, il vento, la nebbia, la quota. Percepiamo la temperatura in modo diverso. Influisce anche il tipo di attività che ci prestiamo a fare. Se faccio una passeggiata avrò la sensazione di sentire più freddo rispetto ad uno scialpinista che risale un pendio con le pelli.
Evitare di indossare indumenti sbagliati, eccessivamente caldi o leggeri, può regalarci un grande comfort. Trovare, quindi, il giusto compromesso è la nostra mission. Conoscere gli strati che indossiamo, le loro caratteristiche e come funzionano, ci permetterà di vivere la nostra escursione al meglio.
Quindi:
Come vestirsi in montagna in inverno?
![Come vestirsi in montagna in inverno](https://www.passisospesi.it/wp-content/uploads/2023/02/cima-juribrutto-683x1024.jpg)
La risposta è ‘vestiti a cipolla’, si ha capito bene. E’ il giusto compromesso ed è un modo di dire che indica la vestizione a strati. Si usano in pratica diversi strati termici, uno sopra l’altro e si tolgono/mettono all’occorrenza: un modo intelligente per gestire la termoregolazione. La regola generale è che se sento caldo tolgo uno strato, se sento freddo ne metto uno. Il concetto è di non sudare troppo e non bagnarsi per non sentire poi freddo. La gestione del sudore è, infatti, la cosa più importante da tenere sotto controllo.
Regole generali
Quando partiamo per un’escursione al mattino è buona regola non vestirsi troppo: meglio uno strato in meno in quanto, dopo pochi minuti di camminata, inizierai a scaldarti e inevitabilmente a sudare. Saresti così costretto, dopo 5 minuti, a fermarti e togliere uno strato. Se sei pigro con tutta probabilità stringerai i denti “un attimo” per non fermarti subito e magari non far fermare tutto il gruppo.
3 strati che considero principali (e che ho sempre con me) sono:
- INTERNO, ovvero quello intimo, il più importante a mio parere perchè ha il compito di assorbire il sudore e di trasferirlo all’esterno, non lasciando la pelle umida. In questo caso, a seconda delle necessità e delle abitudini (e di quanto siamo freddolosi aggiungerei), può essere una maglia termica a maniche lunghe o corte, questo lo devi decidere tu, e in aggiunta anche una calzamaglia termica. Anche mutande e top devono essere tecnici, NO assoluto al tessuto in cotone. Non è indicato perchè una volta bagnato non si asciuga più. Lo strato interno và indossato a diretto contatto con la pelle affinchè svolga bene il suo dovere.
![Come vestirsi in montagna in inverno, strato intimo](https://www.passisospesi.it/wp-content/uploads/2023/02/strato-intimo-683x1024.jpg)
- MEDIO cioè il pile/micropile ecc, quelle maglie che hanno il compito di isolare e mantenere il calore del corpo. Ne esistono di diverse pesantezze/grammature e di diversi tessuti. L’importante, secondo me, è non scegliere un capo troppo pesante.
![Come vestirsi in montagna in inverno, strato medio](https://www.passisospesi.it/wp-content/uploads/2023/02/strato-medio-683x1024.jpg)
- ESTERNO, ovvero guscio e piumino che proteggono dalle intemperie: vento, freddo, pioggia, neve. Il piumino tiene caldo, ha il compito di trattenere il calore. Il guscio nello specifico di isolare, non è termico. Ce ne sono di diversi tipi e, a seconda della membrana utilizzata, sono antivento, antipioggia e permettono traspirabilità.
![Come vestirsi in montagna in inverno, piumino e guscio](https://www.passisospesi.it/wp-content/uploads/2023/02/strato-esterno-683x1024.jpg)
Io sono solita aggiungere un quarto strato, fra quello medio ed esterno ed è un capo di cui non posso fare a meno: il gilet. Lo trovo molto utile e protegge sostanzialmente la parte davanti (la pancia). Ne ho di diversi tipi, quello invernale è leggermente imbottito e antivento sul davanti mentre è traspirabile e leggero su fianchi e schiena (in tessuto tecnico).
![Utilizzo gilet](https://www.passisospesi.it/wp-content/uploads/2023/02/pile-e-gilet-683x1024.jpg)
![Strato interno, medio e gilet](https://www.passisospesi.it/wp-content/uploads/2023/02/Gilet-683x1024.jpg)
E’ importante avere sempre con noi tutti gli strati, chiaramente non indossati alla partenza tutti assieme, come già accennato precedentemente.
Tessuti (breve accenno)
In commercio troviamo tantissimi capi tecnici. I tessuti possono essere, ad esempio, in fibra naturale come lana merinos o seta, o tecnici sintetici come il nylon e poliestere. Sta a noi capire con cosa ci si trova meglio. Alcuni dicono che l’intimo tecnico in poliestere o nylon puzza: io sono del parere che tutto dipende da quanto si spende e dalla qualità del prodotto. Io ho intimi tecnici sintetici (pagati parecchio) e vi assicuro che non puzzo mai. Ma ho anche intimo in lana merinos. Non resta che provare e capire con quale capo ci troviamo meglio.
Completiamo l’outfit con:
Guanti, berretto, scaldacollo, calze tecniche (le estremità del nostro corpo soffrono molto il freddo in certe situazioni) e, se ne hai bisogno, sono molto utile anche le bustine riscaldanti per mani e piedi (io ho piccoli problemi di microcircolazione e le utilizzo). Scelgo la moffola in inverno e un sottoguanto leggero in lana merinos. Il berretto nello zaino è sempre presente anche se preferisco il scaldacollo ad uso fascia. Pantaloni tecnici, magari leggermente felpati all’interno e comunque traspiranti e idrorepellenti. Scarponi adatti alla stagione invernale, che non si bagnino con la neve.
![Piumino](https://www.passisospesi.it/wp-content/uploads/2023/02/piumino-683x1024.jpg)
Consiglio personale
Trovo un giusto compromesso qualità/prezzo utilizzando indumenti del brand Cmp. Li trovo molto versatili e adatti ad ogni situazione in cui mi sono trovata in montagna. Se ti interessa, qui c’è una piccola sorpresa per te.
E come fare lo zaino in inverno?
Ti lascio questo video, buona visione!