Il forte militare di Punta Corbin è stata una delle fortezze della linea difensiva italiana sulle Prealpi Vicentine nella Prima Guerra Mondiale. Si trova sull’Altopiano dei Sette Comuni nel comune di Roana a Treschè Conca a 1096 metri.
Oggi è un museo di proprietà della famiglia Panozza e può essere visitato previo pagamento di un biglietto durante i giorni e gli orari di apertura.
Il Forte Corbin è la fortezza più grande dell’Altopiano ed è situato su uno sperone roccioso a strapiombo sulla Val d’Astico.
L’itinerario risulta interessante sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista naturalistico, e regala davvero un’esperienza unica. E’ praticamente un museo a cielo aperto con panorama mozzafiato sulla valle sottostate e le montagne che ci circondano.
SCHEDA TECNICA DEL PERCORSO
- PARCHEGGIO: nei pressi della chiesa a Treschè Conca
- PARTENZA: dalla Chiesa di Treschè Conca a 930 metri
- ARRIVO: Forte Corbin 1190 metri
- SVILUPPO: A/R 10 km circa
- DISLIVELLO: circa 250 metri D+
- DIFFICOLTA’: facile/media (facile se si segue solo la strada sterrata)
- TIPOLOGIA SENTIERO: facile su strada asfaltata e sterrata, consiglio adeguato abbigliamento da escursione
- SEGNAVIA: CAI 804
- PUNTI DI APPOGGIO: al forte è presente un bar
- DURATA: circa 4 ore A/R esclusa la visita al forte
- PERIODO: verificare le aperture del forte Corbin
Si può arrivare al forte anche in MTB e in auto (pochi posti) ma sicuramente meglio arrivarci a piedi.
DESCRIZIONE ITINERARIO

Il forte si raggiunge con una facile escursione partendo dalla Chiesa di Treschè Conca. Tenete presente che, sebbene sia facile, sono comunque 10 km da percorrere, più la visita al forte. Da considerare se avete bambini con voi o se non siete abituati a camminare molto.
Costeggiamo quindi la chiesa, proseguendo verso la scuola materna, e teniamo poi la destra per continuare lungo la strada per circa un chilometro attraverso un boschetto di faggi.
Prima di arrivare a Contrada Mosca, troviamo le indicazione per Forte Corbin. Siamo nei pressi di una piazzola e le indicazioni che troviamo segnalano il sentiero CAI 804.
Un itinerario che si sviluppa con una dolce salita tra pascoli e boschi. Al primo bivio dopo la piazzola, teniamo sempre la destra. Usciti dal bosco, troviamo ampi pascoli di un verde brillante che ci accolgono e qui svoltiamo a destra. Dopo poco notiamo un grande abete; costeggiamo la recinzione del prato e, seguendo sempre il segnavia CAI, entriamo in un bosco, arrivando poco dopo al Forte Corbin.
Il ritorno avviene lungo la strada asfaltata fino alla chiesa di Treschè Conca.
Avvicinandovi al forte, sentirete un canto popolare alpino: si tratta di una registrazione che, con tutta sincerità, fa viaggiare la mente nel tempo, provando a immaginare anche solo in minima parte cosa possa essere stata la tremenda guerra in questi luoghi.

Dopo aver acquistato il biglietto al bar, iniziamo la visita al forte, che può richiedere anche due ore se fatta con attenzione, leggendo i pannelli illustrativi.
L’attuale bar e museo (visitabile al termine del percorso consigliato) era, durante la guerra, il Comando e corpo di guardia.
Lascio qui di seguito alcune foto dell’interno del forte, di cui volutamente non racconterò nulla perché penso che certe esperienze siano da vivere personalmente. Raccontare ciò che ho visto non avrebbe lo stesso significato. Soprattutto, le emozioni che invadono la nostra mente e il nostro cuore sono molte: sicuramente non si possono lasciare questi luoghi senza un velo di tristezza, ripensando a tutte le persone che lassù hanno perso la vita.
















CENNI STORICI
Il forte colpisce a prima vista sia per la posizione sullo sperone roccioso che precipita sulla valle sottostante, sia per la sua imponente grandezza.
Nonostante la sua maestosità, la fortezza ebbe un ruolo marginale durante la Prima Guerra Mondiale perché, a pochi mesi dall’inizio del conflitto, fu disarmata. Dopo aver subito numerosi attacchi nemici, Forte Corbin fu occupato dagli austro-ungarici fino al giugno del 1916.
Nel 1942 la famiglia Panozzo acquistò il forte, che fu restaurato e trasformato in un museo all’aperto accessibile al pubblico.
Consigliatissima la visita. Molto bello e interessante da percorrere (lo consiglio perché si trova nelle vicinanze di Forte Corbin) è il Monte Cengio e il Salto del Granatiere: si sviluppa principalmente su una cengia molto scenografica costruita durante la Prima Guerra Mondiale. Molto interessante leggere la sua storia.
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