Un giro ad anello che è più di una semplice passeggiata: un’escursione di quasi 20 km attraverso boschi, strade e contrade del meraviglioso territorio montano di Altissimo.
Mi trovo in Veneto, nella provincia di Vicenza, e la mia escursione di oggi inizia presso Contrada Fochesati, a 700 metri di altitudine. L’unico aspetto negativo di questo itinerario è la mancanza di un parcheggio dedicato. Valutate eventualmente di cercare un posto lungo la strada, fuori dalla carreggiata, non nelle proprietà private o di accesso ai campi, ma resta comunque non semplice. In alternativa suggerisco di lasciare l’auto ad Altissimo.
Un grande pregio di questo percorso, invece, è l’eccellente segnaletica. Percorro spesso sentieri di montagna e collina, e so bene che una segnaletica chiara non è mai scontata. Qui, invece, è davvero impeccabile, anche nei punti in cui potrebbe sorgere qualche dubbio.


L’ESCURSIONE IN BREVE
IMPORTANTE – NOTA DEL 31/03/25: A differenza di altri articoli presenti su questo blog, in questo caso ho volutamente omesso il punto parcheggio, poiché il luogo da cui sono partita non ne prevede uno. A seguito di un inconveniente che ha coinvolto una persona che aveva parcheggiato presso contrà Fochesati, vi consiglio di valutare attentamente il punto di parcheggio, che potrebbe essere ad Altissimo. Il percorso tra Fochesati e Altissimo, così come il ritorno, rimane invariato indipendentemente dal senso di partenza. Vi invito, inoltre, a leggere con attenzione i disclaimer di questo blog, disponibili al termine di ogni articolo e che, per praticità, riporto anche qui:
Ti raccomando di prendere visione di questa nota : Avvertenze sui contenuti presenti in passi Sospesi ed esonero ogni responsabilità.
- PARTENZA: Contrada Fochesati
- SVILUPPO: 20 km
- DISLIVELLO: 850 metri D+
- PUNTI DI APPOGGIO: a Molino di Altissimo o al ritorno ad Altissimo bar Centomo verificare orari e giorni di apertura
- TIPOLOGIA SENTIERO: misto su sentieri, strade sterrate e strada asfaltata
- DIFFICOLTA’: medio solo per la lunghezza
- DURATA: 6 ore

DESCRIZIONE PERCORSO PANORAMICO DELLE CONTRADE DI ALTISSIMO
Il percorso può essere abbreviato iniziando e terminando ad Altissimo, seguendo un itinerario ad anello.
Scendendo attraverso contrà Fochesati, osservo con attenzione i segni di un passato ancora vivo in questi luoghi: capitelli, targhe, incisioni sulle pareti delle case e numerose fontane che si incontrano lungo il cammino. Poco oltre la contrada, ne trovo subito una.

Tra ampi sentieri sterrati e una breve discesa, raggiungo contrada Albiero, dove il capitello incastonato nel muro risale al 1949. Proseguo verso contrada Disconzi, dove è d’obbligo una sosta per ammirare il capitello e il vecchio forno. Continuo verso contrada Broggi, con i suoi caratteristici saliscendi, fino a giungere a contrada Santolini, dove scopro un’altra fontana.



Attraverso il bosco mi dirigo verso Campanella, con la sua affascinante contrada e la suggestiva chiesetta. Da qui, lo sguardo si perde ammirando in lontananza la Catena delle Tre Croci, le cui cime innevate spiccano sul paesaggio. La giornata è fresca ma meravigliosa, baciata da un sole splendente.

Il tepore del sole mi accompagna fino ad Altissimo, con il suo alto campanile. Non passo per il centro, poiché il sentiero devia prima, salendo più in alto, regalando una vista straordinaria su Altissimo e le Piccole Dolomiti. Proseguo verso Contrada Valle di Qua, con le sue casette colorate. Anche qui trovo una fontana con lavatoio, un tempo utilizzata per lavare i panni. Continuo lungo la Valle di Là, dove in salita scorgo ciò che resta di un percorso natalizio con presepi, un sentiero che potrebbe essere interessante visitare durante il periodo natalizio.



Salgo nel bosco e mi imbatto in un bellissimo murales. Uscendo dal bosco, si apre davanti a me un panorama mozzafiato sulle colline circostanti, con un cartello in legno che segnala il “tratto panoramico”. Davanti a me si stagliano Cima Marana e Cima Telegrafo, separate dalla vista sulle Piccole Dolomiti. Raggiungo quindi Contrada Zerbati e, proseguendo su via Cengio, arrivo a una contrada con un capitello datato 1930 e una fontana con lavatoio.





La strada sterrata continua in piano, attraversando un vasto prato che permette di respirare la natura rilassante e ammirare una vista meravigliosa. Scendo tra sentiero e strada asfaltata, arrivando a Molino, forse la parte meno affascinante del percorso. Faccio una breve sosta e riprendo il cammino su una strada asfaltata (attenzione a questo tratto per imboccare la via verso Contrada Mettifoghi). La segnaletica è ben presente, quindi è difficile sbagliare.

A 358 metri raggiungo Contrada Mettifoghi, dove si trovano una chiesetta e antiche case del passato. Salgo ancora, affrontando un tratto un po’ più impegnativo, per tornare nuovamente ad Altissimo e chiudere il giro ad anello. Da Altissimo dovrei riprendere il sentiero percorso al mattino, ma essendo già a 16 km decido di abbreviare, passando per la strada asfaltata che collega Altissimo a Campanella e poi Campanella alla Contrada dei Disconzi. Qui mi riallaccio al sentiero dell’andata e percorro a ritroso l’itinerario fino a tornare a Contrada Fochesati, con 20 km percorsi sulle gambe.

Nel complesso, un percorso piacevole in collina, arricchito da splendide vedute sulle montagne e da una natura che riesce sempre a trasmettere serenità e rigenerare lo spirito.

Ti raccomando di prendere visione di questa nota : Avvertenze sui contenuti presenti in passi Sospesi ed esonero ogni responsabilità.
ciao! pensi si possa , aggiungendo una decina di km e trovando un posto per dormire, farlo diventare un mini cammino di 2 giorni? grazie
sara
Ciao, potreste eventualmente dormire in valle e un giorno fare l’escursione di Altissimo e l’altro quella dei murales di Alvese della quale sto scrivendo l’articolo. Per questa ultima però serve la traccia in quanto il senso del percorso non e’ segnalato e se non conosci ci si perde o non si possono ammirare tutti i murales.
ATTENZIONE! NON PARCHEGGIATE ASSOLUTAMENTE ALLA CONTRÀ FOCHESATI SULLA STRADA COME SCRITTO DA STEFANIA. CI HANNO APPENA TAGLIATO LA GOMMA DELL’AUTO TENTANDO DI APRIRLA. NON CI SONO PAROLE, PECCATO AVER TERMINATO QUESTO BEL GIRO CON QUESTO EPISODIO. L’AUTO NON DAVA FASTIDIO A NESSUNO!!
Cosa è successo??? Ma stai scherzando vi hanno aperto l’auto o solo tentato? e tagliato una gomma? Non ho parole proprio! Ma attenzione non ho indicato alcun parcheggio sul blog proprio perchè, come scritto, non ce ne sono. Ho solo scritto che l’ho lasciata nei paraggi. Ma questo non da diritto a nessuno di tagliare gomme o aprire auto, se fosse stato in proprietà privata dovevano chiamare i carabiniere semmai. Questo episodio è disdicevole. Mi dispiace davvero molto. Credo sia opera vandalica non di certo delle persone che ci vivono li.
Ciao Stefy, grazie per la tua gentile risposta. Hanno solamente tentato di aprire l’auto e probabilmente non riuscendoci, si sono “sfogati” tagliando una gomma. Penso anch’io che non sia stata la gente del luogo, un ragazzo di Altissimo si è anche fermato per chiederci se avessimo bisogno di aiuto. Purtroppo succedono anche episodi spiacevoli. Ci tengo a sottolineare, comunque, che il giro consigliato è davvero molto bello, suggestivo e panoramico. Continuerò a prendere spunto dal tuo blog. Grazie! Ciao.
Credimi Elena, che mi dispiace davvero tantissimo…mi sono messa nei vostri panni l’altra sera quando mi hai scritto. Grazie mille 🙂